Da qualche anno ormai diverse aziende commercializzano hard disk con tecnologia “sealed-drive”, che prevede cioè l’impiego di elio per riempire la cavità interna del drive in maniera tale da poter ottenere una serie di vantaggi.
L’elio ha una densità pari a circa 1/7 della densità dell’aria, permettendo così di ridurre la resistenza esercitata sulle parti mobili (piatti e braccetti) e, di conseguenza, di ridurre l’energia necessaria al funzionamento del motore di rotazione dei piatti. Non solo, la minor densità dell’elio causa minori turbolenze interne, permettendo così di ridurre la distanza tra i piatti, i braccetti e le testine e, per questo motivo, di accorpare più piatti (fino a sette) all’interno di uno chassis di dimensioni tradizionali potendo così incrementare la densità di stoccaggio dati.
Inoltre, se gli hard disk tradizionali, prodotti con l’aria, hanno bisogno di un punto di sfiato, utile a equalizzare la pressione, i dispositivi contenenti l’ elio sono sigillati e non hanno bisogno di questo tipo di richiesta; in altre parole, possono essere anche inseriti in ambienti con umidità o polvere, senza l’ utilizzo di trattamenti speciali e indispensabili. Un aspetto decisamente di valore per i data center!